Nel 40° anniversario del sequestro e dell’omicidio di Aldo Moro, e all’indomani della conclusione dei lavori della seconda Commissione parlamentare d’inchiesta su tale vicenda, accolti dalla quasi totale indifferenza di mass media e opinione pubblica, la redazione romana di HISTORIA MAGISTRA, in collaborazione con il Dottorato di Storia e Scienze filosofico-sociali dell’Università di Roma Tor Vergata, promuove un seminario di studi dal titolo La vicenda Moro nella storia della Repubblica.
Parliamo di “vicenda” e non di “caso Moro” poiché riteniamo utile non limitarci ad affrontare la storia dei 55 giorni del rapimento con tutte le sue zone d’ombra, ma porre al centro una più ampia vicenda storico-politica. Quest’ultima ha il suo quadro di riferimento nella particolare posizione dell’Italia all’interno degli equilibri della guerra fredda e del mondo bipolare, con tutte le limitazioni e le rigidità che essa comportava. In tale quadro la politica di Moro, a partire dai primi anni Sessanta e dall’esperienza del centro-sinistra, sembra introdurre alcuni elementi “anomali”, che creano qualche preoccupazione nello schieramento atlantico. La successiva “strategia dell’attenzione” verso il Partito comunista, impegnato a sua volta in una più chiara affermazione di autonomia rispetto all’Unione Sovietica, e l’apertura del dialogo con Enrico Berlinguer appaiono gli sviluppi naturali di tale impostazione.
È un indirizzo che si incontra con l’idea di Berlinguer di un nuovo “compromesso storico” tra le forze popolari e i partiti di massa dopo quello del 1943-47, di una “seconda tappa della rivoluzione democratica” allora intrapresa. Si va così a formare un terreno comune nel quale l’obiettivo condiviso, al di là delle differenti strategie, appare quello di una “democrazia compiuta” in grado di attuare pienamente la Costituzione repubblicana e nella quale tutte le forze costituzionali siano legittimate a governare. Tale progetto, che urta i delicati equilibri dell’assetto bipolare forse più di quanto i suoi stessi promotori si rendano conto, sarà infine stroncato proprio dal sequestro e dall’uccisione dello statista democristiano.
Un’intera fase della storia repubblicana sembra così concludersi. In tal senso il 1978 appare davvero un anno periodizzante. Si apre allora una nuova fase nella storia della Repubblica: una fase di crisi, ma anche di ristrutturazione degli equilibri politici, sociali e istituzionali; l’avvio di una lunga transizione dagli esiti incerti.
Introduzione:
Alexander Höbel (redazione romana di HISTORIA MAGISTRA)
Relazioni:
Francesco M. Biscione (Centro documentazione Archivio Flamigni), La vicenda Moro nella storia repubblicana. Nuove acquisizioni e riflessione storica
Stefania Limiti (giornalista e saggista), Il caso Moro tra cronaca e storia
Discussant:
Miguel Gotor (Università di Torino)
21 maggio 2018, ore 15:00
Aula Riunioni, Edificio B, II piano
Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società
Università di Tor Vergata
Via Columbia 1, Roma