La psichiatria viene chiamata a ridefinire, nella contrapposizione di normalità e follia, i contorni di senso del bene e del male, in una parola, di ciò che è adeguato.
Il manicomio come criterio di controllo: tentativo di correzione o – nella maggior parte – luogo dove seppellire il folle e condannarlo all’oblio, per garantire le condizioni di sicurezza necessarie all’ordine pubblico, politico ed economico. La recente chiusura degli OPG (ospedali psichiatrici giudiziari) è motivo di riflessione sulla creazione di nuovi spazi di reclusione e contenimento.
L’associazione Casa delle Donne Lucha y Siesta, con la collaborazione di HISTORIA MAGISTRA. Rivista di Storia Critica e l’Unità di Ricerca sulle Topografie Sociali (URIT) dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli dedicano una serata alla discussione del volume di Stefania Ferraro, La semimbecille e altre storie. Biografie di follia e miseria: per una topografia dell’inadeguato (Meltemi 2017).
L’autrice ne discute con Antonello Petrillo (sociologo), Sara Sappino (storica), Anna Simone (sociologa) e Laura Storti (psicanalista). Introduce Chiara Franceschini (Casa delle Donne Lucha y Siesta)
A seguire (ore 21:00) verrà messo in scena l’omonimo spettacolo teatrale adattato da Giulia Boccero e Davide Simonetti. Nella pièce teatrale gli esclusi vengono osservati da vicino e vengono restituite sei storie di inadeguatezza dagli albori del secolo scorso al nostro presente.
16 dicembre 2017, ore 17:30
Casa delle Donne Lucha y Siesta
Via Lucio Sestio 10, Roma
Metro A – Lucio Sestio