Il libro di Mirco Dondi L’eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974 (Laterza 2015) propone una delle prime sintesi di carattere scientifico, opera finalmente di uno storico, sulla strategia della tensione in Italia, dalle origini dei primi anni Sessanta fino all’anno della strage di Brescia e dell’Italicus.
Inoltre, la mole documentaria esaminata dall’Autore appare veramente notevole, andando da materiali giudiziari (ordinanze, sentenze, documenti allegati riguardanti Gladio, i Nuclei di difesa dello Stato ecc.), alla documentazione delle commissioni parlamentari, da archivi statali e di partiti a fonti giornalistiche e audiovisive.
Nell’esaminare l’intreccio tra spinte eversive interne e dinamiche della guerra fredda, infine, Dondi dà ampio spazio all’uso politico di attentati e stragi, alle tecniche della guerra psicologica e, in tale quadro, al ruolo dei mass-media, analizzandone anche in alcuni casi i legami con gruppi di potere e apparati più o meno opachi; in questo senso, l’Autore parla di “eco del boato”, ossia di quell’effetto politico e psicologico che con le stragi si voleva raggiungere e che viene preparato anche con altre modalità, diverse da quelle violente.
Si tratta insomma di un volume che merita una ulteriore segnalazione e discussione. Una riflessione analitica sui temi sollevati – dinamiche, strutture e protagonisti della strategia della tensione; ruolo dei media; ricadute politiche – sarebbe dunque certamente utile e interessante per la comunità degli studiosi e per il pubblico e riprende uno degli ambiti di ricerca privilegiati di HISTORIA MAGISTRA, gli usi pubblici della storia.
L’autore ne discute con Francesco Maria Biscione e Laura Di Fabio.
Introduce e coordina Alexander Hobel.
8 maggio 2017, ore 17:00
Aula C
Dipartimento di Storia Culture Religioni
Università Sapienza di Roma