Immagini e immaginario della Shoah, tra tirannia del visibile e cecità dello sguardo è il titolo in copertina dell’articolo di Laura Fontana, dedicato alle ambiguità dell’immaginario collettivo e della memoria pubblica sul tema dell’Olocausto. Il fascicolo 21 si apre con l’Editoriale a firma di Silvia Giorcelli che affronta l’annosa questione del nostro patrimonio archeologico e artistico, richiamando in particolare l’attenzione sul caso Pompei. Fra gli altri contributi segnaliamo il corsivo di Pietro Saitta sul fenomeno dei movimenti di protesta territoriali e la reazione repressiva del ceto di governo.
Tra i saggi, oltre a quello di Luigi Cappelli sul tema della politica della Cgil nei confronti dei disoccupati nel Secondo dopoguerra, Federico Tomasello conduce una riflessione sulla parola chiave “violenza” nel pensiero politico contemporaneo (nell’ambito della rubrica “Lessico” dedicata ad alcune parole chiave del discorso pubblico), mentre Clizia Magoni si occupa dell’uso politico della figura di Giovanna d’Arco nella Francia di oggi.
Per la rubrica “Lavori in corso” Gualtiero Marini analizza i procedimenti giudiziari subiti da alcuni esponenti della sezione napoletana della I Internazionale (Carlo Caffiero, Andrea Costa, Errico Malatesta) tra il 1871 e 1873.
Per “Incontri” una vecchia, preziosa intervista a Giorgio Spini, a cura di Maurizio Pagano, ove questo grande storico ripercorre la sua attività politica e intellettuale antifascista e i rapporti con il liberalsocialismo.
Per “La cassetta degli strumenti” Roberto Poma rimette in discussione la storia ufficiale della medicina del lavoro, dimostrando l’importanza e l’influenza della trattatistica dedicata alle malattie occupazionali tra il XIII e il XVII secolo, fonte imprescindibile per allargare la prospettiva storica sul tema della salute dei lavoratori.
Non mancano le puntate polemiche, nelle rubriche “Raccolta carta” e “L’Angolo di Aristarco”: la prima stronca il recente volume autobiografico di Mario Tronti, la seconda dà una sferzata alla pattuglia di filosofi, già ”guru della sinistra”, Massimo Cacciari a Franco Cassano, lo stesso Tronti etc., trasformatisi rapidamente in sostenitori del renzismo.
Ecco il sommario del n. 21 (2016):
EDITORIALE
Silvia Giorcelli, Chi salverà Pompei?
IN CORSIVO
Pietro Saitta, Ceneri della democrazia. Autonomia, illegalismi e povertà nel tardo-liberismo
TRA STORIA E POLITICA
Luigi Cappelli, CGIL e disoccupati nel Secondo dopoguerra(1944-1950): rappresentanza, assistenza e organizzazione
LESSICO
Federico Tomasello, Violenza: tra potere politico e conflitto sociale
OSSERVATORIO UPS
Clizia Magoni, Giovanna d’Arco, una storia senza tempo
LAVORI IN CORSO
Gualtiero Marini, “Interrogato opportunamente, risponde”. Gli interrogatori in carcere agli internazionalisti
italiani (1871-1873)
EX CATHEDRA
Laura Fontana, Immagini e immaginario della Shoah, tra tirannia del visibile e cecità dello sguardo
INCONTRI
Maurizio Pagano, Giorgio Spini, dalla teologia dialettica al Partito d’Azione
LA CASSETTA DEGLI STRUMENTI
Roberto Poma, La santé au travail. Regards nouveaux sur l’histoire de la médicine du XIIIe au XVIIe siècle
IN RETE
Claire Lagier, Aaron Vansintjan, Uneven Earth: a slow website for environmental justice
ESPERIENZE
Simone Teggi, Peregrinazioni africane
STORIE DI CARTA
Altea Villa, Historical fiction e impatto sociale della Grande guerra: la serie Maisie Dobbs
PICCOLO E GRANDE SCHERMO
Luca Di Bari, Il labirinto del silenzio
FERMALIBRI
Alessandro Santagata, I cattolici e la rivolta del Sessantotto. Una storia europea
SCHEDE
Opere di Lucio Biasiori (Marco Bettassa); Rosario Lentini (Pietro Simone Canale); Emilio Franzina (Elena Schembri); Giovanni Lista (Francesca Belviso); Giovanni Gentile (Michele Lodone); Ramachandra Guha (Roberta Biasillo); Vittorio Boarini (Ignazio Masulli); Giuseppe Vacca (Marzio Zanantoni); Leonida Tedoldi (Flavio Silvestrini); Paul Mason (Daniele Franco)
RACCOLTA CARTA
Angelo d’Orsi, Indigesti frammenti
BUONE E CATTIVE NOTIZIE
Clizia Magoni, La Révolution in pericolo di estinzione
L’ANGOLO DI ARISTARCO
Aristarco Scannabue, Dall’operaismo al renzismo. Il mesto autunno dei filosofi marxisti
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